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EnergyMed 2023: tetti e pareti verdi a workshop “Risparmiare con la natura”

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I tetti e le pareti verdi come soluzione tecnologica naturale per garantire un microclima confortevole e per migliorare l’isolamento termico degli edifici incrementandone l’efficienza energetica, sia in estate che in inverno, sono stati al centro dell’intervento della ricercatrice ENEA Patrizia De Rossi nell’ambito del convegno Progetto Clever Cities Milano: risparmiare con la natura che si è svolto a Napoli, nel corso di EnergyMed, la Mostra Convegno sulla transizione energetica e l’economia circolare.

La ricercatrice ha anche evidenziato i benefici dell’integrazione di infrastrutture verdi nello spazio urbano, mostrando come le coperture verdi, riportando la natura in aree urbane fortemente antropizzate, sono in grado di riqualificare le zone degradate con vantaggi sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Inoltre, grazie all’utilizzo di specie vegetali autoctone è possibile dare vita a veri e propri giardini sospesi, che contribuiscono a preservare la biodiversità in ambiente urbano. Non solo. Tramite l’utilizzo di specie edibili è possibile produrre verdure e ortaggi, con la creazione di orti sospesi. Queste strutture svolgono una funzione protettiva nei confronti delle mura degli edifici, riducono il rumore avvertito all’interno e mitigano l’effetto “isola di calore” che si verifica all'interno dei centri urbanizzati. I tetti verdi, in particolare, diminuiscono il deflusso delle acque piovane contribuendo a contrastare gli effetti degli eventi meteorologici estremi.

Durante l’incontro è stata presentata la piattaforma dimostrativa di parete e tetto verde realizzata dall’ENEA presso il CR Casaccia grazie al finanziamento del Programma di Ricerca del Sistema Elettrico (RdS). Patrizia De Rossi ne ha illustrato il funzionamento evidenziando come i sensori installati sul tetto e a livello della parete permettono di registrare, in tempo reale, i valori della radiazione solare incidente sull’edificio e le variazioni di temperatura e di umidità. Il monitoraggio climatico ambientale è associato alla raccolta di dati biologici ai fini dello studio delle interazioni che si vengono a stabilire tra le coltri vegetali, i flussi energetici, il microclima ed il comfort interno dell’edificio. L’elaborazione dei parametri ambientali registrati consente sia di valutare la riduzione della radiazione solare incidente sull’edificio per le diverse varietà di vegetazione utilizzate, sia di misurarne le prestazioni ambientali, in termini di riduzione della CO2 e dei COV nell’aria circostante l’edificio.

Il workshop, che si è concentrato sull’approfondimento del ruolo delle strategie green ed in particolare sulle soluzioni basate sulla natura (NBS) per affrontare la crisi economica, energetica e sociale attraverso l’utilizzo del verde.

La presenza di ENEA DUEE a EnergyMed 2023