Incentivi e detrazioni per la riqualificazione edilizia
La riqualificazione del settore edilizio è un tema di assoluta centralità nella prospettiva della transizione ecologica del nostro Paese, oltre ad essere una forza trainante per l’economia, l’occupazione, l’innovazione tecnologica, la trasformazione delle città, la risposta ai temi sociali del disagio abitativo e della povertà ed al miglioramento dello stato di salute della popolazione.
Il programma "Un’ondata di ristrutturazioni per l’Europa: inverdire gli edifici, creare posti di lavoro e migliorare la vita", lanciato dalla Commissione europea, definisce per il patrimonio edilizio esistente un’ ambiziosa riduzione delle emissioni di gas serra del 60% al 2030 e rappresenta l’azione centrale per la decarbonizzazione della nostra economia.
Il settore civile, residenziale più terziario, rappresenta da tempo nella programmazione italiana al 2030 il bacino più importante di potenziale risparmio energetico e recenti iniziative europee ( revisione EPBD) rafforzano anche per il nostro Paese tale ruolo.
Potenziale che potrà essere raggiunto attraverso investimenti che mirino:
- all’introduzione di nuovi materiali e nuove tecnologie in ambito domestico;
- all’adozione di nuovi standard costruttivi e di dispositivi di uso finale;
- all’efficientamento dell’involucro edilizio;
- alla maggiore diffusione delle rinnovabili per usi domestici, comprese le rinnovabili termiche e del teleriscaldamento.
Italia in Classe A, promuovendo gli investimenti nel settore civile, presenta le misure incentivanti attualmente in vigore ed operative con gradi diversi di complessità degli interventi, di procedure di accesso, di soggetti coinvolti, oltre a differenziazioni dei potenziali beneficiari.