Tetti e pareti verdi a workshop EUASE su programmi FESR 2021/2027
I tetti e le pareti verdi come soluzione tecnologica naturale per garantire un microclima confortevole e migliorare l’isolamento termico degli edifici incrementandone l’efficienza energetica, sia in estate che in inverno, sono stati al centro dell’intervento della ricercatrice ENEA Patrizia De Rossi nell’ambito del workshop “Buone pratiche di riqualificazione energetica per un’efficace implementazione dei programmi FESR 2021-2027”, organizzato dalla European Alliance to Save Energy (EUASE) e dedicato all’efficienza energetica come obiettivo della politica di coesione.
La ricercatrice ha anche evidenziato i benefici dell’integrazione di infrastrutture verdi nello spazio urbano, mostrando come le coperture verdi, riportando la natura in aree urbane fortemente antropizzate, sono in grado di riqualificare le zone degradate con vantaggi sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Inoltre, grazie all’utilizzo di specie vegetali autoctone è possibile dare vita a veri e propri giardini sospesi, che contribuiscono a preservare la biodiversità in ambiente urbano. Non solo. Tramite l’utilizzo di specie edibili è possibile produrre verdure e ortaggi, con la creazione di orti sospesi. Queste strutture svolgono una funzione protettiva nei confronti delle mura degli edifici, riducono il rumore avvertito all’interno e mitigano l’effetto “isola di calore” che si verifica all'interno dei centri urbanizzati. I tetti verdi, in particolare, diminuiscono il deflusso delle acque piovane contribuendo a contrastare gli effetti degli eventi meteorologici estremi.
Durante l’incontro è stata presentata la piattaforma dimostrativa di parete e tetto verde realizzata dall’ENEA presso il CR Casaccia grazie al finanziamento del Programma di Ricerca del Sistema Elettrico (RdS). Patrizia De Rossi ne ha illustrato il funzionamento evidenziando come i sensori installati sul tetto e a livello della parete permettono di registrare, in tempo reale, i valori della radiazione solare incidente sull’edificio e le variazioni di temperatura e di umidità. Il monitoraggio climatico ambientale è associato alla raccolta di dati biologici ai fini dello studio delle interazioni che si vengono a stabilire tra le coltri vegetali, i flussi energetici, il microclima ed il comfort interno dell’edificio. L’elaborazione dei parametri ambientali registrati consente sia di valutare la riduzione della radiazione solare incidente sull’edificio per le diverse varietà di vegetazione utilizzate, sia di misurarne le prestazioni ambientali, in termini di riduzione della CO2 e dei COV nell’aria circostante l’edificio.
Il workshop, che si è concentrato sulla condivisione delle buone pratiche relative all’efficientamento dell’edilizia residenziale pubblica e nella fruizione efficiente di energia rinnovabile a livello locale attraverso le comunità energetiche, ha riunito amministratori locali e regionali, esponenti del mondo dell’università e della ricerca, imprese e associazioni. Oltre a Patrizia De Rossi (ENEA), sono intervenuti: Luigi Petito (EUASE), Lorenzo Pagliano (Politecnico di Milano), Francesco Esposito (Legambiente Campania), Bruno Pedrotti (Danfoss). La European Alliance to Save Energy (EUASE) è un’associazione europea multi-stakeholder che promuove il ruolo dell'efficienza energetica nel sistema energetico dell'Unione europea.
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